Razionale
Le malattie cardiovascolari (CVD) sono la principale causa di morte nel mondo e rappresentano un importante onere economico.
In Europa le malattie cardiovascolari rappresentano il principale ‘big killer’, responsabili di oltre 4 milioni di decessi l’anno, con un impatto economico-sanitario pari a € 210 miliardi.
In Italia le malattie cardiovascolari sono responsabili del 35.8% di tutti i decessi (32.5% negli uomini e 38.8% nelle donne), superando i 230mila casi annuali e rappresentando tuttora anche la prima causa di morte e di ricovero ospedaliero nel nostro Paese (14.5% di tutti i ricoveri, circa 1 milione di ricoveri/anno).
Rappresentano, inoltre, la principale causa di morte e comorbidità tra le persone affette da diabete, specialmente di tipo 2, con un’incidenza dalle 2 alle 4 volte superiore rispetto alle persone non affette da questa patologia, manifestandosi circa 15 anni prima rispetto ai soggetti sani. Si stima che nei prossimi anni questo fenomeno sarà in continua crescita con un aumento sia dell’onere economico che di impatto sulla salute pubblica.
Esiste ancora un importante bisogno clinico insoddisfatto per i pazienti ad elevato rischio cardiovascolare.
Negli ultimi 30 anni, grazie alla terapia con statine è stato possibile ridurre i livelli di lipoproteine a bassa densità (LDL) nei pazienti affetti da patologie cardiovascolari; tuttavia, questa soluzione non è da considerarsi definitiva in quanto, diversi studi clinici hanno dimostrato che la terapia con statine, attraverso la riduzione del colesterolo LDL, permette di ridurre il rischio di eventi CV del 25% – 35%, lasciando tuttavia un rischio residuo di eventi del 65-75%.
Il rischio residuo può essere definito come la probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore nonostante il paziente sia trattato in modo appropriato e così come raccomandato dagli standard di cura.
L’elevato rischio di eventi CV che sussiste nei pazienti ad alto rischio CV, nonostante l’attuale standard di cura basato sulle statine, evidenzia l’importanza di adottare un approccio diverso per migliorare la gestione del rischio CV in questi pazienti, un approccio che vada oltre la gestione dei fattori di rischio tradizionali e gli approcci di riduzione del colesterolo LDL, mirando alle vie multifattoriali del rischio CV residuo.
Programma
Welcome Coffee e Registrazione– 10.00 – 10.30
Modera: Margherita Lopes, Fortune Italia
Saluti istituzionali – 10.30 – 11.15
Marcello Gemmato, Sottosegretario Ministero della salute
Sen. Elena Murelli, membro X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale e Presidente dell’Interguppo Parlamentare sulle malattie cardio, cerebro e vascolari
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Relazione 11.15 – 11.30
L’impatto economico della prevenzione secondaria nelle malattie cardiovascolari in Italia
Eugenio Di Brino, Co-Founder & Partner at Altems Advisory, Ricercatore ALTEMS, Università Cattolica del Sacro Cuore
Open Discussion – 11.30 – 12.15
Il rischio residuo: un approccio diverso per migliorare la gestione del paziente cardiovascolare
Sen. Elisa Pirro, membro X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale
Pierpaolo Sileri*, Primario Unità di Chirurgia colonproctologica e malattie infiammatorie croniche Intestinali dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano
Furio Colivicchi, Past President ANMCO e P.O. San Filippo Neri – ASL Roma 1
Pasquale Perrone Filardi, Presidente SIC
Giovanni Esposito, Presidente della Società Italiana Di Cardiologia Interventistica Gise e membro della cabina di regia nazionale del Piano nazionale cronicità presso Ministero della salute
Tiziana Nicoletti, Responsabile Nazionale Coordinamento delle Associazioni Malati Cronici e rari di Cittadianzattiva
Conclusioni – 12.15 – 12.30
Francesco Zaffini*, Presidente X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale